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I Giganti dell’Acqua a San Gregorio da Sassola

Per la serie gite fuori Roma continuano le esplorazioni della nostra zona, ovvero il quadrante est della citàà metropolitana di Roma.

Le nostre gite sono giornaliere e vanno un po’ fuori dai circuiti standard turistici, quelli che a Est di Roma vedono solo Villa d’Este, Villa Adriana e i Castelli.

Giganti dell'Acqua - basolato

Questa volta abbiamo esplorato un tratto seminosconosciuto di acquedotto romano, anzi un sentiero unico sul quale si incrociano 3 tratti di acquedotti imperiali che attraversano il territorio di San Gregorio da Sassola in prossimità del Fosso della Mola, su un percorso ad anello chiamato il sentiero dei Giganti dell’Acqua.

Gli acquedotti nel territorio erano quattro: l’Aniene Vecchia (272-269 a.C.); l’Acqua Marcia (144-130 a.C.) l’Acqua Claudia (38-52 d.C.) e l’Aniene Nuova (38-52 d.C.). Essi non sono noti al grande pubblico.

Percorsi degli acquedotti presenti in zona. Fonte Wikimedia

Ponte delle Mole

E’ un ponte dell’acquedotto dell’Aniene Antica. Fu costruito dagli ingegneri di Adriano per superare il Fossato delle Mole, in un punto ben scelto, proprio prima che la Valle si allarghi in modo da escludere un’ansa di circa due chilometri. E’ costruita interamente in opera cementizia, rivestita originariamente in opus reticulatum, rinforzato con blocchi di tufo nei piloni e con opera laterizia nello specus. Presenta doppie arcate, la sua lunghezza è di 155,50 metri e l’altezza è di 24,50 metri.

I suoi 24 archi hanno luci in media di 4 metri. Il diciannovesimo e il ventesimo arco sono crollati nel 1965. Il decimo e l’undicesimo arco superiore, insieme agli altri che vanno dal dodicesimo al diciottesimo (tutti in fila) sono originali . Sulle altre parti si notano vari restauri di epoche diverse.

La pendenza graduale è del 7,66 per mille, quella ripida è del 163,5 per mille. Quest’ultima è la pendenza più ripida mai trovata negli antichi acquedotti. E’ motivata dal fatto che dopo la caduta, con una svolta quasi ad angolo retto, si entra in una lunga galleria.

Ponte San Pietro

Giganti dell'Acqua - Ponte San Pietro

Su di esso scorreva l’Acqua Marcia (144-130 a.C.) e fu costruito per superare il fosso di San Vittorino. L’acquedotto trae il nome da A. Marcio Re, pretore nel 144 a.C., la cui famiglia vantava di discendere da Anco Marzio quarto Re di Roma.

Il ponte in origine era costruito in blocchi di pietra locale, porosa e calcarea, con grande arco centrale, di luce non inferiore a 15 metri. I pilastri, larghi 3,84 metri alla base, si riducevano man mano a 2,77 metri e l’effetto doveva essere molto bello. C’era presumibilmente un arco più piccolo sulla sponda a nord-ovest e tre su quella a sud-est. La struttura, interamente ricoperta di cementizio tardo, subì lavori di rinforzo sotto Tito o Adriano e successivamente, forse sotto Diocleziano, fu ricostruita tutta l’estremità sud-est.

“Ponte di Sant’Antonio”

E’ uno dei più bei ponti degli acquedotti romani. Fu costruito per far superare all’Aniene Nuova (38-52 d.C.) il fosso dell’Acquaramenga. Questo ponte, che trae il nome da una immagine di Sant’Antonio collocatavi forse nel secolo XVII, versa in uno stato di completo abbandono.

Esso è stato usato, e rimane ancora oggi, come passaggio pedonale da una riva all’altra del fosso.

Qui di seguito il percorso che abbiamo fatto

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Il rifugio su Monte Gennaro

ATTENZIONE: Causa zone rosse, zone arancioni e restrizioni varie non ci siamo ancora andati, quindi non possiamo sapere come si mangia nè raccontarvi come funziona, ma possiamo dirvi che ha aperto il Rifugio su Monte Gennaro.


C’era una volta una bella montagna vicino Roma, non era molto alta ma aveva dei boschi meravigliosi e un panorama stupendo. Su questa montagna molte persone avevano camminato, qualcuno nel passato c’era anche arrivato con una funivia, qualcuno aveva lasciato tracce architettoniche, qualcuno amianto…

Ecco, su quella bella montagna ha da poco aperto un rifugio, proprio lì dove purtroppo ci sono ancora i resti dell’albergo abbandonato. Siamo molto curiosi di andarlo a vedere e di scoprire come lo hanno organizzato.


La foto che vedete è di una notte di Gennaio 2013, con Monte Gennaro imbiancato da una bellissima nevicata.

Una gita lungo la pista ciclabile Paliano Fiuggi

pista ciclabile paliano fiuggi

Ora che il maltempo sembra finalmente averci dato una tregua è il momento di ripartire a piedi e in bici per le nostre gite fuori Roma.

Uno dei più bei percorsi fatti questo inverno è la pista ciclabile Paliano Fiuggi, un percorso di circa 23 chilometri che segue il tracciato della vecchia ferrovia Roma Fiuggi Frosinone nel tratto dismesso da Paliano a Fiuggi.

Il percorso è molto pittoresco, utilizza infatti un tratto della ferrovia Roma-Frosinone, costruita a partire dal 1912 e man mano abbandonata (per intenderci il tratto romano è quello del trenino Roma-Pantano, sul quale è stato tracciato anche il percorso della Metro C), e passa per i paesini e le stazioni di Serrone, Piglio, Acuto per arrivare poi a Fiuggi.

Noi l’abbiamo fatto in giornata, tornando al punto di partenza (la stazione dismessa di Paliano, che è stata trasformata nel bar  7000 caffè, presso la quale è possibile lasciare parcheggiate anche le macchine), per un totale di circa 47 km a/r. Nel Lazio non sono molti i percorsi ciclabili dedicati totalmente al cicloturista, senza pericoli e senza macchine in agguato, e questo è una piacevole sorpresa, sia per la qualità della pista (con qualche pericolo nel manto ma decisamente sicura), sia per la bellezza del paesaggio. L’arrivo nel periodo invernale a Fiuggi invece riserva ben poche sorprese: la cittadina è deserta e anche negli orari di pranzo è difficile trovare qualche posto di ristoro invitante aperto.

Questo nella foto è uno dei pericoli del manto: all’incrocio della pista con le strade provinciali erano stati piazzati dei paletti per evitare l’ingresso di mezzi a motore nella ciclabile. I paletti ora sono stati rimossi ma in maniera piuttorsto approssimativa, e quello che rimane sono queste borchie di ferro pericolose soprattutto quando scendendo da Fiuggi verso Paliano si acquista una certa velocità. Alcune delle borchie sono anche taglienti, il consiglio è quindi quello di prestare attenzione a ogni incrocio, non alle macchine ma al terreno.

La funivia di Monte Gennaro, e quello che ne rimane

Negli anni sessanta i Monti Lucretili erano più famosi di oggi, anche se il loro nome forse era conosciuto a pochi. Da Roma si veniva in zona a fare la ‘villeggiatura’, a prendere il fresco all’Hotel Millepini di San Polo dei Cavalieri, a passeggiare al Pratone arrivando con la funivia di Monte Gennaro. Sì, perché fino agli anni 80′ da Palombara Sabina si poteva arrivare in cabinovia fino quasi alla cima di monte Zappi, e fermarsi a mangiare o dormire nell’hotel ristorante ora abbandonato. Read More

Fuori Roma: Orvinio, le Pratarelle

gite fuori roma pratarelle

Ci sono posti dove fare gite fuori Roma meravigliosi e fortunatamente sconosciuti, a pochi chilometri dalla capitale. Da casa nostra, che si trova ancora nella Città Metropolitana della capitale (ma per fortuna abbastanza lontana da non sentirne i miasmi), in mezz’ora di macchina arriviamo in valli nascoste e profumate; in un paio di ore a piedi arriviamo in posti ancora più belli, come Monte Gennaro.

Quello che vi racconto oggi è un posto che si può raggiungere sia a piedi, passando per il sentiero 310 da Scandriglia (sono circa 4 km), sia in macchina, attraversando il centro storico di Orvinio e seguendo i cartelli che indicano la località ‘Pratarelle’. Read More

Monte Gennaro Trekking

Uscire alle 10 di mattina con il tuo compagno/compagna e due amici e salire a piedi fino alla cima di Monte Gennaro (1271m s.l.m.).

Mangiare un panino con gli avanzi della grigliata della sera precedente, e ripartire. Attraversare un altopiano carsico, ricoperto d’estate da erba finissima rasa dagli animali da pascolo, e trovarlo invece coperto di neve.

Guardare i riflessi del sole.

Incamminarsi verso casa.

Si son fatte le 18:30.

E’ la vita che voglio fare.

monte gennaro trekking

Orario inizio Monte Gennaro Trekking: 01/26/2013 09:55

Orario fine: 01/26/2013 18:22

Distanza: 15,7 km (08:10)

Tempo movimento: 04:41

Media segmento attuale: 1,9 km/h

Media veloc. mov.: 3,3 km/h

Altitudine minima: 304 m

Altitudine massima: 1327 m

Velocità di salita: 275,9 m/h

Velocità di discesa: -299,3 m/h

Guadagno di elevazione: 1054 m

Perdita di elevazione: -1038 m

Tempo di salita: 03:49

Tempo di discesa: 03:28