Quando i pupi incominciano a crescere, cioè quando incominciano prima a rotolare dentro casa, poi a gattonare e infine a camminare simil ubriachi per tutte le stanze della casa, arriva anche il movimento di evitare che i loro testoni finiscano per arrotondare gli spigoli, e che le minuscole dita vadano a esplorare le prese elettriche.
E così arriva il momento di isolare tutto ciò che è pericoloso e ricoprire di gomma piuma tutti gli ostacoli all’altezza della testa del pargolo.
La maggiorparte dei dispositivi per la protezione dei neonati sono orrendi: sfregiano senza alcun rispetto mobili di design e pezzi vintage tramandati da generazioni, per questo quando è stato il nostro turno abbiamo cercato qualche soluzione alternativa.
Partiamo prima di tutto dal cancello; abbiamo una rampa di scale in casa e di certo non volevamo che il pupo carambolasse di sotto, per questo, dopo aver visionato centinaia di cancelletti bianchi, con il dubbio che fosse troppo mimetico con il bianco delle pareti, abbiamo optato per un cancello rosa lampone di legno, così visibile per tutti che è impossibile lasciarlo aperto o sbatterci inavvertitamente. Il colore in realtà non è molto fedele a quello che avevamo visto online, ma nel complesso ci piace.
Per i paraspigoli la soluzione più dignitosa ci è sembrata l’angolo semitrasparente di Chicco: a differenza dei gommoni bianchi di Ikea sono più discrete e meno invadenti (anche per il loro adesivo).
Per le prese invece ci siamo ingegnati con dispositivi utili e riciclabili: le lampade d’emergenza da presa BTicino, delle mini lampade che si integrano perfettamente dentro una presa shuko, impossibili da togliere per un bambino. Sono prodotte in due tipologie differenti: una lampada d’emeregenza, con interruttore on/off, e una lampada crepuscolare, sempre con funzionalità on/off. La seconda, in particolare, la usiamo anche come luce di cortesia per la camera del pupo, lasciandola accesa tutta la notte.