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La pizza a solchi di Palombara Sabina

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Se c’è un dolce tradizionale che rappresenta in pieno le tradizioni locali è la pizza a solchi. Talmente locali che si fa solo nel paese qui vicino, Palombara Sabina, il paese dei miei nonni, dove in dialetto viene chiamata ‘pizza a soleca‘.

La pizza a solchi è un lievitato tipico di Pasqua, e la tradizione è quella di mangiarla durante la colazione pasquale con i salumi o con qualunque piatto si trovi a tavola (con la coratella, con la frittata, con le uova sode, ma anche con la nutella). Insomma è una valida alternativa alla pizza di Pasqua.

Come tutti i lievitati i tempi sono lunghi: si parte la sera prima con l’impasto base di farina e lievito. La mattina successiva si aggiungono all’impasto tutti gli ingredienti, si impasta energicamente (la nonna lo faceva a mano, noi lo facciamo con la nostra fedele impastatrice!), si divide l’impasto in pagnotte, si pongono le pagnotte su una superficie spolverata di anice (in modo che si attacchi in maniera omogenea) e si lascia ancora lievitare al caldo per 15/16 ore.

Dopo la seconda lievitazione le pagnotte devono essere capovolte (in modo che l’anice sia visibile sul lato superiore), trasferite nelle teglie e ‘solcate’ con le dita. Dopo un ulteriore riposo di un paio di ore le pizze a solchi sono pronte per essere cotte: 180° per circa un’ora, fino a quando non sono brunite.

La ricetta che vi riporto è quella ereditata da mia nonna ed è utilizzata da tutta la famiglia. Come si conviene alle ricette di una volta ha dosi un po’ abbondanti: con la ricetta vengono fuori 6 pizze delle dimensioni di una pagnotta, adatte a sfamare famiglie bene più grandi delle nostre!

Per comodità comunque trovate in coda una ricetta di dimensioni più modeste, per provare e sperimentare anche voi una pizza a solchi.

Ricetta tradizionale per 6/8 pizze

Per il primo impasto, da fare la sera prima, occorrono:

  • 1kg di farina
  • 1 cubetto di lievito da 25 g
  • acqua qb (solitamente 500/600 ml)

Per il secondo impasto invece occorrono:

  • 10 uova
  • 3 kg di farina
  • 1kg di zucchero
  • 2 lieviti di birra
  • 2 bicchieri di latte
  • 2 bicchieri di olio
  • 1 bicchiere di alchermes
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • buccia di arancia e di limone grattuggiato
  • anice

Ricetta ridotta per una pizza a solchi

Per il primo impasto, da fare la sera prima, occorrono:

  • 170 g di farina
  • 4 g di lievito di birra
  • 100 ml di acqua

Per il secondo impasto invece occorrono:

  • 2 uova
  • 500 g di farina
  • 170 g di zucchero
  • 8 g di lievito di birra
  • 70 ml di latte
  • 70 ml di olio
  • 35 ml di alchermes
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • buccia di arancia e di limone grattuggiato
  • anice

Colomba fatta in casa con pasta madre

Colomba fatta in casa con pasta madre

Nei periodi di festa la nostra pasta madre non ha pace: tra panettoni, pizze cresciute, colombe e pizze al formaggio, pani e panini, c’è sempre un rinfresco da fare. Per la Pasqua ovviamente non può mancare la colomba fatta in casa con pasta madre. Anche questa, come altre delle nostre ricette, parte dalla base del libro delle Sorelli Simili Pane e roba dolce, per essere poi adattata alla nostre esigenze di pasta madre e di gusto.

Le dosi che trovate qui sotto sono per 1,5 kg di colomba, che possono essere divise in due forme alate da 750 grammi (su Tibiona le trovate a un prezzo giusto e di varie misure).

Per quanto riguarda i tempi di esecuzione occorre calcolare dal primo impasto (al quale si arriva con 250 grammi di pasta madre rinfrescata) circa 12 ore per il secondo impasto, poi altre 3 o 4 per arrivare alla cottura.

Come il panettone, anche la colomba fatta in casa con pasta madre ha bisogno di almeno 24 ore di riposo prima di essere tagliata e mangiata.

1° Impasto

  • 250 g pasta madre
  • 1 uovo
  • 2 tuorli
  • 150 g latte con vaniglia
  • 30 g panna
  • 120 g burro
  • 100 g zucchero
  • 550 g farina Manitoba

Impastare questi ingredienti molto bene, fino a quando l’impasto non diventa liscio (almeno 10 minuti nell’impastatrice); mettere in una ciotola unta di burro e far riposare 12 ore a circa 23/25° (nel forno con la luce accesa, per esempio).
Alla fine del riposo l’impasto deve essere più che raddoppiato.

2° Impasto

  • 30 g zucchero a velo
  • 30 g burro
  • 30 g mandorle tritate
  • 150 g canditi (noi li facciamo in casa, la ricetta la trovate qui)
  • 1 tuorlo
  • 4 g sale
  • vaniglia

Amalgamare bene tutti gli ingredienti, aggiungendo il 1° impasto e far riposare per 20-30 minuti.
Dividere l’impasto nei contenitori e far lievitare per 3-4 ore al caldo.

Glassa

  • 30 g di mandorle tritate
  • 60 g di zucchero
  • 25 g albume di uovo

A fine lievitazione coprire con la glassa, distribuendolo soprattutto sui bordi per non appesantire il centro.
Guarnire con mandorle intere, granella e zucchero a velo.

Cuocere in forno per 25-30 minuti a 180/190°.