Questo piatto della tradizione popolare è piuttosto economico e molto calorico. In tempo di crisi è perfetto. Oltretutto è incredibilmente gustoso. Non è indicato per chi è a dieta.
- 500g di spaghetti bio
- 150g di formaggio dal gusto forte in offerta (caciocavallo, pecorino, provolone)
- 150g di gambuccio (è la parte finale del prosciutto e molti supermercati lo svendono a una decina di euro al kg)
- 4 uova bio
- un filo d’olio extravergine
- due cucchiai di parmigiano grattuggiato
- sale
- pepe
In un recipiente capiente sbattete le uova con un pizzico di sale. Aggiungete il parmigiano grattuggiato e amalgamate. Tagliate a dadini il gambuccio e il formaggio (in questo caso abbiamo usato del pecorino avanzato dalla pizza di Pasqua di formaggio).
Lessate gli spaghetti in abbondante acqua salata e scolateli bene al dente. Lasciateli raffreddare un paio di minuti rigirandoli (attenzione che non si attacchino). Uniteli alle uova e mescolate ripetutamente. Quando si sarà freddata ancora un po’ unite il gambuccio e il formaggio, spolverate con abbondante pepe e mescolate ancora. Il pappone è pronto per la padella.
Scaldate molto bene (il segreto della frittata è tutto lì) una padella con fondo alto, ungetela con un filo d’olio e versate il pappone. Coprite con un coperchio e attendete che si abbrustolisca (circa 5′) il lato A. Giratela aiutandovi con il coperchio e abbrustolite anche il lato B (altri 5′).
Ecco qui il risultato. Notate l’abbrustolimento. Alta cucina.

Ricordate bene: se riuscite ad attendere una mezz’ora (ma ne dubito) la frittata di spaghetti sarà almeno 15 volte più buona.